Comozero, 27 febbraio 2021
di Chiara Taiana
Ex prostitute ma anche ex carcerati e malati psichici che accolse nelle quattro case che riuscì a fondare grazie al sostegno di amici e benefattori che la aiutarono a realizzare un sogno a quei tempi era oltre ogni immaginazione: non luoghi di detenzione, penitenza o isolamento ma vere e proprie famiglie in cui, prima della legge Merlin e della legge Basaglia, si offriva una concreta opportunità di recupero e reinserimento a persone altrimenti destinate a restare ai margini della società.